Lodè

Lodè è un comune della provincia di Nuoro, situato al centro della regione storica delle Baronie. Conta 1.767 abitanti e ha una superficie di 123,45 chilometri quadrati.
Il comune è situato ai piedi del monte Calvario e il suo territorio comunale si estende per oltre 120 km2 e risulta compreso tra i 16 e i 1.057 metri sul livello del mare.
Il territorio comunale è prettamente collino-montagnoso fatta eccezione per le fertili zone a sud del paese bagnate dal Riu Mannu.
A est il Montalbo fa da confine naturale con il comune di Siniscola, a sud nello stesso monte Montalbo troviamo i comuni di Lula e Onanì. Gli altri comuni confinanti sono, ad ovest il comune di Bitti e a nord bagnato dal lago Maccheronis il comune di Torpè,e a nord il comune di Padru e Alà dei Sardi.

I più antichi documenti scritti su Lodè risalgono probabilmente al 1100 circa, periodo in cui la Sardegna era suddivisa in quattro regni chiamati Judikatos (da Judiche, “re”): Giudicato di Gallura, Giudicato d’Arborea, Giudicato di Torres e Giudicato di Calari. La Villa (centro abitato) di Lodè faceva parte del Giudicato di Gallura e compare nei documenti in cui Innocenzo II (1135) e Onorio III (1238) confermarono la donazione della corte di S. Andrea di Lata o Late fatta dal giudice Costantino di Gallura ai monaci Vittorini. Lo storico D. Panedda (1978) suppone potesse trattarsi della Villa di Lodè, chiamata in epoca medievale con i nomi Lotde, Locde o Lotey. Questa ipotesi sembra confermata dall’esistenza di una chiesa (sino al 1600) consacrata a Sant’Andrea, i cui resti si trovano sotto l’attuale Piazza Villanova.

Le notizie certe su Lodè iniziano in seguito al 1323 quando la Sardegna, ad eccezione del giudicato d’Arborea, cade nelle mani dei catalano-Aragonesi. Nel 1431 Lodè fu infeudato, insieme alle ville di Posada, Torpè e Siniscola, con il nome di Baronia di Posada a Nicola Carròz d’Arborea. Maggiori informazioni riguardo alle abitudini e agli stili di vita del luogo si possono trarre sia da fonti storiche ecclesiastiche, sia attraverso registrazioni di rendite, lasciti, ecc.

Durante il XIX sec. il paese, come tutti gli altri centri della Sardegna, è caratterizzato da una serie di vicende che portarono al riscatto dal regime feudale: l’isola si preparava così all’imminente unità d’Italia.
Nell'abitato sono conservati alcuni edifici dell'antico vicinato, oggi assoggettati a vincolo tipologico. Nel territorio del comune si trovano il Complesso Forestale Sant'Anna, il Monte Albo con macchia e foresta di leccio e corbezzolo e parte della Foresta demaniale di Usinavà (zona nota "Sa Ghiniperaglia"), con antiche fustaie di leccio e macchia mediterranea.

Il paese è ricco di acqua grazie alla vicinanza del Rio Mannu, con la cascata di Sos Golleos, che ha favorito l’economia agro-pastorale su cui da sempre si basano le attività del paese.
L'agricoltura e l'allevamento di bovini, ovi-caprini, suini e cavalli rappresentano le attività economiche principali del comune di Lodè.

Sos Golleos

Sos Golleos



Tipiche Case in Pietra
Suggestive le tipiche case in pietra, decorate con i caratteristici balconi in legno.

Luoghi di interesse

Edifici religiosi A poco più di nove chilometri dal centro abitato si trova la frazione di Sant'anna la quale viene contestata, come appartenenza, con il comune di Siniscola dato che si trova al confine tra le due aree comunali.
La chiesa di Sant'anna è stata edificata a metà del secolo scorso sui resti di una antica chiesa risalente al periodo medioevale; è probabile che si trattasse della parrocchiale del piccolo insediamento umano di Ortecana, villaggio sotto la giurisdizione amministrativa della curatoria di Posada.
Gli unici resti ancora visibili dell'edificio originale sono quelli del presbiterio. Alla fine degli anni "40 durante i lavori di costruzione della chiesa sono venuti alla luce i resti di alcune strutture che si pensa potessero essere le "cumbessias", o forse addirittura i resti delle case dell'antico villaggio ormai perduto.
Di particolare interesse è anche la chiesa campestre di San Giovanni Battista, la cui costruzione risale al Medioevo. In occasione della festa, che si svolge il 24 giugno, gli abitanti dedicano un palio in onore del santo.

Chiesa di Sant'Anna
Chiesa di Sant'Anna

Il patrimonio archelogico :


Da visitare il nuraghe Sa Mela, sul Monte Prana, e alcune tombe di giganti e diverse domus de janas che gli abitanti chiamano sas calas 'e sos naneddos, ossia le piccole grotte dei nani. Dal Monte Prana è possibile scorgere le fondamenta degli antichi villaggi di Sos Lothos e Thilameddu.

Domus de Janas
Domus de Janas

Nel periodo compreso fra il 7 ed il 29 Settembre 2005, si è svolta una campagna di ricognizioni e rilevamenti nel territorio comunale d Lodé (NU), sotto la direzione scientifica di Alberto Moravetti, dell'Università di Sassari. I lavori sono stati condotti sul campo dal Prof. Paolo Melis, per conto del Dipartimento di Storia dell'Università di Sassari, in accordo con il Dott. Antonio Sanciu, per la Soprintendenza Archeologica delle Province di Sassari e Nuoro.

Al censimento, eseguito con un contributo dell'Amministrazione Comunale di Lodé, nel quadro di un più ampio progetto di valorizzazione dei Beni Culturali del territorio, hanno preso parte anche alcuni studenti dei corsi di Scienze dei Beni Culturali, Lettere Classiche e Conservazione dei Beni Culturali della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Sassari


Il Paesaggio:

L'area geografica nella quale è situato il comune di Lodè è dominata dal Montalbo: un imponente catena montuosa calcareo-dolomitica lunga 20 km, che costituisce un patrimonio di natura, paesaggi e biodiversità.
Esso presenta una varietà di flora e vegetazionali fuori dal comune. Ricco di endemismi è un vero paradiso per gli appassionati di natura e di escursionismo.
Un paradiso naturalmente protetto, riconosciuto perciò come Sito di Interesse Comunitario (Sic) dall’Unione Europea e dalle cui cime si aprono panorami inaspettati di incredibile bellezza. La storia geologica risale

Montalbo
Vista Montalbo


La storia geologica risale secondo gli esperti a circa 240 milioni di anni fa. Le cime più elevate sono Punta Catirina e Punta Turuddò alte ambedue 1.127 metri.
Gli ambienti calcarei del Montalbo sono contraddistinti da falesie, strapiombi, pareti scoscese, grotte e pianori, mentre la vegetazione è marcata abbondantemente dalla presenza boschiva del leccio.
Altrettanto eccezionale è l’intera campagna intorno al comune di Lodè nei cui sentieri ovunque sono visibili le tracce della civiltà arcaica e contadina. Al visitatore vengono incontro diverse testimonianze della vita e della cultura passate attraverso secoli e secoli di storia di questo territorio: pennetos (o pinnettos) – le antiche case rifugio dei pastori -, cuiles anticos, nuraghi e domus de janas.

A 700 m. s.l.m. e a pochi chilometri da Lodè sorge ai piedi del Montalbo Sant’Anna. Si tratta di una spettacolare località turistica dalla quale si possono ammirare le immagini e i panorami superbi e suggestivi delle piane della Baronia, la costa orientale, i monti del Goceano e il Gennargentu.